Nell’estate del 2012 Vittoria Chierici decide di avventurarsi in mare aperto, percorrendo a bordo di una nave mercantile la rotta chiamata “The great circle”, la traiettoria più breve tra l’Europa e le Americhe lungo il cinquantesimo parallelo a nord. Sailing away to paint the sea, un viaggio esperito come immersione totale in uno spazio matematico e mitico durante il quale l’artista mette in campo tutti i linguaggi a sua disposizione e incessantemente fotografa, filma, dipinge spinta dalla necessità della diretta. Tornata in studio realizza una sequenza di tele di piccolo formato al centro delle quali stampa una fotografia che raffigura un’inquadratura acquatica, ciascuna differente per luminosità, colore, ondulazione, qualità specifica (marina, fluviale, lacustre), profondità, trasparenza. Il largo margine che inquadra l’immagine fotografica è occupato da interventi pittorici che, pur evocando una gestualità istintiva, restituiscono l’esatta impressione di ciò che si vede nella foto, nell’intento di codificare e astrarre l’essenza della visione.
Le riprese effettuate sulla nave che documentano i paesaggi acquatici in movimento, il lavoro dell’artista e le sue interazioni con l’equipaggio compongono un video-giornale di bordo suddiviso in tre films realizzati in collaborazione con David Roy, accompagnati da musiche originali di Maurizio Pisati e Charles Edmund Briggs.
EMANUELA ZANON